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Cai Guo-Qiang: tigri e lupi imbalsamati

 

 

 

 

 

 

 

 

Cai Guo – Qiang è un artista conemporaneo cinese nato nel 1957 e fortemente legato alle tradizioni culturali orientali, come anche alla cultura maoista e socialista.

Tra i suoi lavori, ci sono dei disegni astratti realizzati con oli e polvere da sparo bruciata che riflettono il principio di Mao Zedong del “distruggere nulla e creare niente”. Nel 1990 , Cai ha cominciato i suoi “Progetti per Extraterrestri “: installazioni site-specific con fuochi d’artificio e percorsi di polvere da sparo presso aree edificate o naturali.

Nel 2004, Cai Guo-Qiang ha realizzato per il  Museo di Arte Contemporanea in Massachusetts le installazioni “Inopportune: Stage One” e “Inopportune: Stage Two”. Nella prima installazione nove automobili sono sospese a mezzaria all’interno di una galleria, come un’autostrada galleggiante dove il tempo si è fermato.

In “Inopportune: Stage Two”, nove tigri perfettamente realistiche trafitte da centaia di frecce volteggiano in aria. Quest’ opera richiama una leggenda medievale cinese che narra la storia di un eroe di nome Wu, che salvò la vita agli abitanti di un villaggio uccidendo una tigre: simbolo della la vittoria dell’uomo sulla natura. Con queste due installazioni Cai instaura così un dialogo tra violenza e bellezza, tradizione e contemporaneità.
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In “Head On”, opera realizzata per il Guggenheim di Berlino, l’artista inonda la galleria di cento lupi imbalsamati dall’espressione inferocita che prendono il volo fino a infrangersi lungo un muro di plexiglass. Questa installazione rievoca la caduta del muro di Berlino, ma è anche un’altra evocazione dello scontro tra natura e cultura, dove le ideologie diventano un muro tanto invisibile quanto resistente che ostacola il nostro naturale cammino.

 

 

 

 

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