Richard Long (Bristol 1945), artista e fotografo britannico, può essere considerato un antesignano della Land Art (letteralmente: arte del territorio).
Ha frequentato a Londra la St Martin’s School of Art (1966-68), mostrando da sempre un costante interesse per il rapporto arte e natura.
Le sue opere interagiscono con il paesaggio riorganizzando lo spazio e i materiali (legno, zolle erbose, pietre, fango ecc) in nuove forme essenziali (cerchi, linee, percorsi a zig zag).
Egli lavora sia all’esterno, con operazioni sul territorio, sia all’interno con opere fatte di pietre o rami.
Long attraverso i suoi cerchi di terra e i suoi “labirinti” vuole rimandare ai “cerchi magici” e rituali della scultura preistorica, con la sua arte cerca di trasportare una dimensione geometrica, tutta mentale e umana, cioè una dimensione organizzata, nel caos e nel disordine casuale della natura.
L’artista ha realizzato sia lavori effimeri all’esterno documentati da un ricco repertorio di immagini fotografiche come l’opera Touareg circle (1988, The Sahare), ma anche installazioni permanenti e pitture murali come il South Bank Circle (1991, Tate Liverpool, England).
Un articolo di Elisabetta Speranzini