Adrian Margaret Smith Piper è un’artista afro-americana nata a New York City nel 1946.
I suoi lavori sono incentrati sull’analisi della “patologia visiva” del razzismo: sull’immagine determinata dalla società e sugli stereotipi diffusi negli anni ’90 dell’uomo afro-americano.
Nell’opera “Quattro intrusi più sistemi d’allarme” , del 1980, il pubblico viene messo di fronte a delle fotografie di uomini neri dall’espressione nervosa, mentre si ascoltano le reazioni registrate di altri ipotetici visistatori bianchi messi di fronte alle stesse foto.
Con il suo lavoro Piper ha affrontato i temi riguardanti l’iniquità razziale e più in generale le questioni dei diritti umani attraverso performance e video.
L’informazione diffusa dai media è utilizzata dall’artista in maniera razionale e oggettiva, “senza abbellimenti estetici o letterari”, ma esponendo agli occhi del pubblico le categorizzazioni sociali delle minoranze etniche nella loro crudele semplicità.