Nata nel 1939, Carolee Schneemann è un’artista multidisciplinare statunitense attiva nel campo della performance art e della video art. I suoi lavori vengono associati al movimento Fluxus, Neo-Dada e alla Body Art.
Nota per il lavoro sul corpo e la sessualità, nelle performance riflete sulla complessità del rapporto fisico tra gli individui, sulla quotidianità e gli eventi storici.
Nelle sue prime opere degli anni ’62-’63, Carolee Schneemann aveva iniziato a interessarsi a come si manifesta e si percepisce la fisicità nell’ambito sociale. Le sue performance definivano il corpo dell’artista come un nuovo campo visivo, dove veniva focalizzata l’attenzione sul corpo dipinto, senza alcuna provocazione sessuale.
Occhio corpo è un’azione di body art del 1963 in cui Carolee Schneemann ricopre il suo corpo di materiali come gesso, pittura, grasso per provocare dei drammi visivi finalizzati a insensificare i sensi dello spettatore. Queste azioni, svotesi privatamente e documentate da fotografie, estendevnoa “l’occhio della pittura nel corpo della performance”.
Meat Joy (1964), è una delle più note performance di Carolee Schneemann, eseguita inizialmente al Primo Festival di libera espressione presso il Centro Americano a Parigi, e successivamente al Judson Memorial Church di New York. Qui i corpi di uomini e donne vengono mostrati in tutta la loro carica sessuale mentre si dimenano, semi-nudi, tra pittura e interiora di animali in un’estasi di carne ed erotismo.
Meat Joy ha il carattere di un rito erotico: eccessiva, indulgente, una celebrazione della carne come materiale: pesce crudo, polli, salsicce, vernice fresca, in plastica trasparente, pennelli, corda, carta straccia.
Carolee Schneemann si cosparge di interiora di animali morti anche in altre performances, suscitando nello spettatore riflessioni sulla brutalità e crudeltà umana, ma anche sui fatti storici, letti come un lungo e coninuo strascico di sangue, dalla Guerra del Peloponneso alla Seconda Guerra Mondiale.
L’azione Interior Scroll (1975) è stata realizzata a East Hampton, New York e al Festival di Telluride, in Colorado. Durante la performance l’artista si sdraiò nuda su un tavolo e iniziò a dipingersi il corpo con del fango. Il rituale si concludeva fino a quando non rimuoveva completamente un rotolo di carta dalla sua vagina, che leggeva a mano a mano che si srotolava.
Pensavo della vagina in molti modi, fisicamente, concettualmente: come una forma scultorea, un referente architettonico, la fonte della conoscenza sacra, l’estasi, il passaggio della nascita, la trasformazione. Ho visto la vagina come una camera traslucida, ravvivata dal passaggio dal visibile all’invisibile, una bobina a spirale a forma di desiderio…
Mano/Cuore per Ana Mendieta (1986), è una serie di disegni realizzati come omaggio per l’artista Ana Mendieta al momento della sua morte.
Vulva’s Morphia (1995), è una sequenza viscerale di fotografie e testi, un’analisi ironica per valutare questioni di genere, come il marxismo, la creazione artistica maschile, la religione e i tabù culturali.
Pitture, fotografie, performance e video installazioni sono state esposte a Los Angeles (Museum of Contemporary Art), a New York (Museum of Modern Art, Whitney Museum of American Art) e a Parigi (Centre Georges Pompidou).
Carolee Schneemann ha insegnato presso la New York University, il California Institute of the Arts e il Bard College ed Art Institute di Chicago.