Frida Kalho simboleggia ancora oggi la speranza e forza delle donne, per il coraggio con cui ha affrontato una vita piena di sofferenze e per aver dipinto quadri che sembrano assobire i desideri, le idee e gli impulsi di ogni donna. Scopri le piu’ belle frasi di Frida Kalho e lasciati ispirare dalle sue parole piene di passione e travaglio.
Frasi sulla vita di Frida Kahlo
La vita insiste per essere mia amica e il destino mio nemico.
Sento che siamo stati insieme fin dal nostro luogo di origine, che siamo della stessa materia, delle stesse onde, che portiamo dentro lo stesso istinto. Tu sei forte, il tuo genio e la tua umiltà prodigiose sono incomparabili e arricchisci la vita; dentro il tuo mondo straordinario, quello che ti offro è solo una verità in più che ricevi e che accarezzerà sempre la parte più profonda di te stesso. Grazie di riceverlo, grazie perché vivi, perché ieri mi hai lasciato toccare la tua luce più intima e perché con la tua voce e i tuoi occhi hai detto quello che aspettavo da tutta la mia vita.
Innamorati di te, della vita e dopo di chi vuoi.
La rivoluzione è l’armonia della forma e del colore e tutto esiste, e si muove, sotto una sola legge: la vita.
Il dolore non è parte della vita, può diventare la vita stessa.
La vita insiste per essere mia amica e il destino mio nemico.
Ogni “tic-tac” è un secondo della vita che passa, fugge e non si ripete. E in essa c’è tanta intensità e interesse che il problema è solo saperla vivere.
Ho smesso di contare le volte in cui, arrivata alla seconda riga, ho cancellato e riscritto tutto nuovamente. Cercavo un inizio ad effetto, qualcosa di poetico e vero allo stesso tempo, qualcosa di grandioso, ma agli occhi. Non ci sono riuscita. Poi ho capito, ricordando ciò che non avevo mai saputo: che per i grandi cuori che muoiono nel corpo ma che continuano a battere nel respiro della notte, non ci sono canoni o bellezze regolari, armonie esteriori, ma tuoni e temporali devastanti che portano ad illuminare un fiore, nascosto, di struggente bellezza.
La rivoluzione è l’armonia della forma e del colore e tutto esiste, e si muove, sotto una sola legge: la vita. Sono felice, fino a quando potrò dipingere. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni. Dipingo autoritratti perché sono la persona che conosco meglio
Frasi sulla morte di Frida Kahlo
La morte può essere crudele, ingiusta, traditrice…
Ma solo la vita riesce a essere oscena, indegna, umiliante.
Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno. L’angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient’altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all’intelligenza.
Dottore, se mi lascia bere questa tequila, prometto che al mio funerale non tocco un goccio.
La morte può essere crudele, ingiusta, traditrice… ma solo la vita riesce a essere oscena, indegna, umiliante.
Frasi sull’amore e su Diego di Frida Kahlo
“Tienimi dentro di te, ti imploro.
Voglio essere la tua casa, tua madre, la tua amante e il tuo figlio…
Ti amerò dal panorama che vedi, dalle montagne, dagli oceani e dalle nuvole, dal più sottile dei sorrisi e a volte dalla più profonda disperazione, dal tuo sonno creativo, dal tuo piacere profondo o passeggero, dalla tua stessa ombra o dal tuo stesso sangue.
Guarderò attraverso la finestra dei tuoi occhi per vedere te”.
“Voglio darti i colori più belli, voglio baciarti… voglio che i nostri mondi da sogno siano uno solo. Vorrei vedere dai tuoi occhi, sentire dalle tue orecchie, sentire con la tua pelle, baciare con la tua bocca. Per vederti dal di sotto, vorrei essere la tua ombra nata dalla suola del tuo piede, che si estende lungo il terreno su cui cammini… Voglio essere l’acqua che ti lava, la luce che ti dà forma, vorrei che la mia sostanza fosse la tua sostanza, che la tua voce uscisse dalla mia gola così che tu mi accarezzassi da dentro… nel tuo desiderio e nella tua lotta rivoluzionaria per una vita migliore per tutti, voglio accompagnarti e aiutarti, amarti e nella tua risata trovare la mia gioia. Se a volte soffri, voglio riempirti di tenerezza così che tu ti senta meglio. Quando hai bisogno di me, mi troverai sempre vicino a te. Sempre aspettandoti. E vorrei essere leggera e soffusa quando vuoi restare solo”.
“Da quando mi sono innamorata di te, ogni cosa si è trasformata ed è talmente piena di bellezza… L’amore è come un profumo, come una corrente, come la pioggia. Sai, cielo mio, tu sei come la pioggia ed io, come la terra, ti ricevo e accolgo” .
“Vorrei darti tutto quello che non hai mai avuto, e neppure così sapresti quanto è meraviglioso amarti.”
“È lecito inventare verbi nuovi? Voglio regalartene uno: io ti cielo, così che le mie ali possano distendersi smisuratamente, per amarti senza confini.”
“L’amore? Non so. Se include tutto, anche le contraddizioni e i superamenti di sé stessi, le aberrazioni e l’indicibile, allora sì, vada per l’amore. Altrimenti, no.”
“Ti meriti un amore che ti voglia spettinata.”
“Ti amo più della mia stessa pelle.”
“La mia notte mi brucia d’amore.”
“Voglio darti i colori più belli, voglio baciarti… Voglio che i nostri mondi da sogno siano uno solo. Vorrei vedere dai tuoi occhi, sentire dalle tue orecchie, sentire con la tua pelle, baciare con la tua bocca. Per vederti dal di sotto, vorrei essere la tua ombra nata dalla suola del tuo piede, che si estende lungo il terreno su cui cammini… Voglio essere l’acqua che ti lava, la luce che ti dà forma, vorrei che la mia sostanza fosse la tua sostanza, che la tua voce uscisse dalla mia gola così che tu mi accarezzassi da dentro…”
Da quando mi sono innamorata di te, ogni cosa si è trasformata ed è talmente piena di bellezza… L’amore è come un profumo, come una corrente, come la pioggia. Sai, cielo mio, tu sei come la pioggia ed io, come la terra, ti ricevo e accolgo.
Vorrei darti tutto quello che non hai mai avuto, e neppure così sapresti quanto è meraviglioso amarti.
Vorrei darti tutto quello che non hai mai avuto, e neppure così sapresti quanto è meraviglioso amarti.
Da quando mi sono innamorata di te, ogni cosa si è trasformata ed è talmente piena di bellezza… L’amore è come un profumo, come una corrente, come la pioggia. Sai, cielo mio, tu sei come la pioggia ed io, come la terra, ti ricevo e accolgo.
Le cicatrici sono aperture attraverso le quali un essere entra nella solitudine dell’altro.
Sono stata amata, amata, amata
non abbastanza, ancora,
perché non si ama mai abbastanza,
poiché una vita non basta.
E ho amato incessantemente.
Nell’amore, nell’amicizia.
Uomini, donne.
Vorrei solo essere lì dove sei tu. Vorrei solo fidarmi di te ed amarti e stare con te. Solo con te, dentro di te, intorno a te, in tutti i posti concepibili ed in quelli inconcepibili. Mi piacerebbe essere lì dove ci sei tu.
Nella saliva…nella carta…nell’eclisse…in tutte le linee…in tutti i colori…in tutti i boccali…nel mio petto…fuori…dentro…nel calamaio…nelle difficoltà a scrivere…nello stupore dei miei occhi…nelle ultime lune del sole (il sole non ha lune)…in tutto (dire “in tutto” è stupido e magnifico)…DIEGO nelle mie urine…DIEGO nella mia bocca…nel mio cuore…nella mia follia…nel mio sogno…nella carta assorbente… nella punta della penna…nelle matite…nei paesaggi… nel cibo…nel metallo…nelle malattie… nelle rotture… nei suoi pretesti…nei suoi occhi… nella sua bocca…nelle sue menzogne…
Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego Rivera.
L’amore? Non so. Se include tutto, anche le contraddizioni e i superamenti di sé stessi, le aberrazioni e l’indicibile, allora sì, vada per l’amore.
Altrimenti, no.
Ti meriti un amore che ti voglia spettinata,
con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta,
con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire.
Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te,
che senta che i tuoi abbracci sono perfetti per la sua pelle.
Ti meriti un amore che voglia ballare con te,
che trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi,
che non si annoi mai di leggere le tue espressioni.
Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti,
che ti appoggi quando fai il ridicolo,
che rispetti il tuo essere libero,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.
Ti meriti un amore che ti spazzi via le bugie
che ti porti l’illusione,
il caffè
e la poesia.
Ieri sera mi sono sentita come se tante ali mi accarezzassero tutta, come se le punte delle tue dita avessero bocche che baciavano la mia pelle.
Gli atomi del mio corpo sono tuoi e vibrano insieme così che ci amiamo l’un l’altra.
Se tu sapessi com’è terribile raggiungere tutta la conoscenza all’improvviso…come se un lampo illuminasse la terra! Ora vivo in un pianeta di dolore trasparente come il ghiaccio. È come se avessi imparato tutto in una volta, in pochi secondi.
Voglio vivere ed essere forte per amarti con tutta la tenerezza che ti meriti, per darti tutto ciò che c’è di buono in me, così che tu non ti sentirai solo.
Non credo che le rive di un fiume soffrano per lasciarlo andare.
Ho provato ad affogare i miei dolori, ma hanno imparato a nuotare.
Rinchiudere la propria sofferenza significa rischiare che ti divori dall’interno
La mia notte ti aspetta, il mio corpo ti attende.
La mia notte vorrebbe che tu riposassi nell’incavo della mia spalla e che io riposassi nell’incavo della tua.
Sento che siamo stati insieme fin dal nostro luogo di origine, che siamo della stessa materia, delle stesse onde, che portiamo dentro lo stesso istinto. Tu sei forte, il tuo genio e la tua umiltà prodigiose sono incomparabili e arricchisci la vita; dentro il tuo mondo straordinario, quello che ti offro è solo una verità in più che ricevi e che accarezzerà sempre la parte più profonda di te stesso. Grazie di riceverlo, grazie perché vivi, perché ieri mi hai lasciato toccare la tua luce più intima e perché con la tua voce e i tuoi occhi hai detto quello che aspettavo da tutta la mia vita.
La mia notte sa che mi piacerebbe guardarti, seguire con le mani ogni curva del tuo corpo, riconoscere il tuo viso e accarezzarlo. La mia notte mi soffoca per la tua mancanza. La mia notte palpita d’amore, quello che cerco di arginare ma che palpita nella penombra, in ogni mia fibra. La mia notte vorrebbe chiamarti ma non ha voce. Eppure vorrebbe chiamarti e trovarti e stringersi a te per un attimo e dimenticare questo tempo che massacra. Il mio corpo non può comprendere. Ha bisogno di te quanto me, può darsi che in fondo, io e il mio corpo, formiamo un tutt’uno. Il mio corpo ha bisogno di te, spesso mi hai quasi guarita. La mia notte si scava fino a non sentire più la carne e il sentimento diventa più forte, più acuto, privo della sostanza materiale. La mia notte mi brucia d’amore.
La mia notte vorrebbe che tu fossi qui per insinuarsi anche dentro di te con tenerezza.
La mia notte ti aspetta, il mio corpo ti attende.
La mia notte vorrebbe che tu riposassi nell’incavo della mia spalla e che io riposassi nell’incavo della tua.
Altri aforismi e citazioni di Frida
Dipingo i fiori per non farli morire.
Che farei io senza l’assurdo?
Piedi, perché li voglio se ho ali per volare?
Le cicatrici sono aperture attraverso le quali un essere entra nella solitudine dell’altro.
Sono nata con una rivoluzione. Diciamolo. È in quel fuoco che sono nata, pronta all’impeto della rivolta fino al momento di vedere il giorno. Il giorno era cocente. Mi ha infiammato per il resto della mia vita.
Da bambina, crepitavo. Da adulta, ero una fiamma.
Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci dev’essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io. Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me. Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te.
Niente vale più della risata e del disprezzo. E’ necessario ridere e abbandonarsi. Essere crudeli e leggeri.
La tragedia è la cosa più ridicola che “l’uomo” ha, ma sono sicura, che gli animali anche se “soffrono”, non esibiscono la loro “pena” in “teatri”– “aperti” nè “chiusi” ( i “focolari” ). E il loro dolore è più vero di qualunque immagine ogni uomo possa “rappresentare” o sentire come dolorosa..
Il surrealismo è la magica sorpresa di trovare un leone in quell’armadio in cui si voleva prendere una camicia.
Dipingo autoritratti perché sono la persona che conosco meglio.
Dovevo avere sei anni, quando vissi intensamente un’immaginaria amicizia con una bambina della mia età più o meno. Sulla vetrata di quella che allora era la mia stanza, e che dava su Calle Allende, su uno dei primi vetri della finestra – ci alitavo sopra. E con un dito disegnavo una “porta”. Per questa “porta” uscivo nella mia immaginazione, con grande gioia e in fretta, attraverso tutto lo spazio che si vedeva, fino a raggiungere una latteria di nome “Pinzón”… Attraverso la “O” di Pinzón entravo e scendevo fuori dal tempo nelle viscere della terra, dove la mia “amica immaginaria” mi aspettava sempre.
Non sono malata. Sono in rovina. Ma sono felice fintanto che posso dipingere.
Dipingo per me stessa perché trascorro molto tempo da sola e perché sono il soggetto che conosco meglio.
Sono molto preoccupata per la mia pittura. Soprattutto voglio trasformarla in qualcosa di utile per il movimento rivoluzionario comunista, dato che finora ho dipinto solo l’espressione onesta di me stessa, ben lontana dall’usare la mia pittura per servire il partito. Devo lottare con tutte le mie energie affinché quel poco di positivo che la salute mi consente di fare sia nella direzione di contribuire alla rivoluzione. La sola vera ragione per vivere.
Frida Kalo